Proprietà privata prerogativa dell’uomo

Nella splendida cornice della Villa San Fermo dei Padri Pavoniani a Lonigo in provincia di Vicenza si è svolto sabato 30 Ottobre, il convegno “La proprietà privata come diritto naturale”.

Relatori al convegno sono stati il professor Danilo Castellano (ordinario di filosofia politica), il professor Giovanni Turco (docente di filosofia del diritto), l’avvocato Rudi Di Marco (giurista e filosofo del diritto), il professor padre Arturo Ruiz Freites IVE (teologo, pro-rettore della Gustav Siewerth Akademie), don Samuele Cecotti (vice-presidente dell’Osservatorio Van Thuân). Coordinatori degli interventi Fabio Trevisan e Giovanni Zenone.

Il professore Di Marco ha aperto il convegno parlando ampliamente del diritto di proprietà, un diritto che la Dottrina Sociale della Chiesa definisce naturale e che in questi ultimi tempi è costantemente minacciato. L’avvocato Di Marco nella sua relazione ha citato autori come il professore di Diritto Civile Trabucchi spingendosi fino ai principi del diritto romano per capire che cosa è la proprietà privata e perché il diritto di proprietà è diritto naturale dell’uomo.

Il diritto di proprietà è un principio su cui si sono attardati filosofi fin dall’antichità come Aristotele, Platone e successivamente Tommaso d’Aquino.

Proprio il pensiero di quest’ultimo è stato approfondito nella relazione del professore Giovanni Turco che ha sviluppato il tema “Il diritto di proprietà in San Tommaso d’Aquino”.

L’Aquinate sosteneva più di sette secoli fa che la speculazione sulle ricchezze annulla il valore reale delle monete. Una lezione che dovrebbe essere tenuta presente anche oggi da tanti finanzieri.

Padre Arturo Ruiz Freitesive ha affrontato il tema delle eresie pauperiste con l’intervento dal titolo “Proprietà privata e povertà evangelica dalle scritture alla condanna magisteriale delle eresie pauperiste”.

Un fenomeno quest’ultimo che considera un male la proprietà dei beni e porta a credere che la povertà sia quasi come un valore sociale e non come una ingiusta condizione da sconfiggere.

La proprietà privata è costantemente messa sotto attacco anche per privare l’uomo della sua identità è la premessa con la quale Giovanni Zenone ha introdotto nella seconda parte del convegno il professore Danilo Castellano ordinario di filosofia politica che ha trattato il tema “La proprietà privata: considerazioni sulla declinazione di un diritto reale negli ordinamenti moderni e postmoderni”.

Nell’era moderna e post-moderna, secondo il professore, si sta assistendo ad uno svuotamento del diritto di proprietà esiste solo per garantire la riscossione degli introiti per permettere allo Stato di sopravvivere. Oggi, secondo Castellano, viviamo in uno stato totalitario.

Termina il convegno l’intervento Don Samuele Ceccotti che ha trattato il tema “Il diritto di proprietà nel regime di cristianità e nella Dottrina Sociale della chiesa”. Un intervento che ha spaziato su tre periodi il classico da Leone XIII a Papa Pio XII, il periodo conciliare e post conciliare fino ad arrivare a Benedetto XVI ed il Pontificato in corso.

Un tema nel quale ha spaziato in un arco storico molto vasto dal Medioevo fino all’epoca moderna mettendo a confronto i vari periodi. Il valore delle proprietà, soprattutto nel Medioevo, periodo storico ampliamente trattato nella relazione, non era riconducibile secondo un principio di quantità ma anche di qualità.

Don Ceccotti ha terminato il suo intervento citando alcuni brani del filosofo contadino Gustave Thibon una figura abbastanza anomala che seppe cogliere il legame profondo tra ragione ed esperienza, tra spirito e vita.

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